giovedì 19 maggio 2011

Reazione a catena, l'inizio

Non bisogna mai sottovalutare l'intelligenza e la disperazione, neanche quando, dopo avere bruciato i libri e erette muraglie (cinesi), credi nell'assoluto dominio dell'ignoranza, perché succede che, all'improvviso, un uomo disperato si da fuoco, e anziché bruciare il suo corpo, il suo essere, la sua storia, il suo mondo la sua vita, considerata alla stregua di un essere unicellulare, da fuoco a una generazione intera, a individui senza futuro, senza speranza, che da quel fuoco trovano una nuova genesi, morti bruciati da schiavi, rinati liberi. Quel fuoco, nonostante la distanza e il mare, continua a bruciare, ma se respiri le sue esalazione, non sentirai il puzzo della combustione ma, l'odore prezioso della lontana terra di "Utopia".

Nessun commento:

Posta un commento