mercoledì 29 dicembre 2010

Musica e Poesia

"Tra i governati, quanti perfetti e inutili buffoni..."
o meglio
"Los gobernantes, cuántos perfectos e inútiles bufones ..."
stavo ascoltando "Probe Patria" la versione in lingua spagnola di Povera Patria, di Franco Battiato, quando ho scritto, era molto tardi, quasi l'alba, il post Quando il principio non è Principio ma, sempre per lo stesso principio, non ho trovato l'ago, ma misteriose analogie tra i codici della vita e l'amore:

Segmenti di infinito
microscopiche combinazioni di futuro
se il tuo passato ha disegnato ciò che sarai
mai è stato scritto
che la felicità ti è dovuta.
Nessuna combinazione di proteine, di vita
nel tuo codice descrive
la profonda disperazione delle battaglie che perderai
e combatterai,
per sempre,
per scorgere un piccolo dettaglio
del cosmico disegno dell'amore.
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Quando il principio non è Principio

Quando si dice il principio di Serendippo...leggendo, a confronto Vito Mancuso e Richard Dawkins, il futuro dei dogmi cattolici (e della religione?) e il futuro delle teorie darwiniane, mi imbatto come aveva ipotizzato Cristoforo Armeno nella sua fiaba, anziché in un ago nel pagliaio, in David Hume con un salto di più di due secoli e mezzo, e, per la magia delle letture contestuali, rimango sconcertato che un individuo a lui legato (a Hume), anche dalle polemiche, J.J. Rousseau nel suo "Discorso sull'ineguaglianza" parlasse, come anticipatore di un'apocalisse della società civile, di quei "dogmi" che, difficilmente oggi, scindiamo dal nostro modo di concepire una società moderna: bisogni superflui e competizione, falsità e oppressione.
E mentre Papa Clemente XIII sopprimeva La Compagnia di Gesù, veniva alla luce il "Contratto sociale": uno stato civile giusto e una chiesa che condannava l'illuminismo. Mi chiedo se oggi abbiamo risolto queste contraddizioni.
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venerdì 24 dicembre 2010

Quale migliore occasione del Natale per parlare…

L’amore

"Quando l’amore vi chiama,
seguitelo, anche se le sue vie
sono dure e scoscese.
E quando le sue ali vi abbracciano,
arrendetevi a lui.
Quando vi parla, credete in lui,
anche se la sua voce
può cancellare i vostri sogni,
come il vento scompiglia il giardino.
Come covoni di grano, vi raccoglie in sé.
Vi batte fino a farvi spogli.
Vi setaccia per liberarvi dalla pula.
Vi macina per farvi farina bianca.
Vi impasta finché non siete docili alle mani;
e vi consegna al fuoco sacro,
perché siete pane consacrato
alla mensa del Signore.
L’amore non da’ altro che se stesso e
non prende niente se non da sé.
L’amore non possiede
ne’ vuol essere posseduto,
perché l’amore basta all’amore".

Kahlil Gibran, da “Il Profeta”, una vecchia edizione.
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lunedì 20 dicembre 2010

Ho corso a perdifiato

Ho corso a perdifiato,
non volevo guardare dietro di me
il demone della follia inseguirmi.
Fermati
non di sola perdizione sono piene le sue mani
ma anche di irraggiungibili attimi d’immortalità.
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La Libertà

"Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come l'uomo più evoluto che si innalza con la propria intelligenza
e che sfida la natura con la forza incontrastata della scienza,
con addosso l'entusiasmo di spaziare senza limiti nel cosmo
e convinto che la forza del pensiero sia la sola libertà."

Strofa tratta dalla canzone "La libertà" Giorgio Gaber- 1972
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