lunedì 31 ottobre 2011

Infinito? Si, grazie

Argomentare secondo il principio "Non si può procedere all'infinito" di Tommaso D'Aquino, è come mettere la ragione al guinzaglio, e, parlando di Dio, perché nelle riflessioni del pensatore quel principio è alla base delle congetture sull'esistenza e la sua dimostrazione, dell'essere supremo, argomento che, nella mia personale ricerca di spiegare a me stesso la mia anima, mi porta a studiare cose che capisco solamente come principio ispirativo. Questo argomento, dicevo, mi ha fatto divagare e, come mi capita ogni tanto, l'ho buttata in matematica. Ho postulato, non da matematico, naturalmente, perché non lo sono, ma da poeta, perché credo di esserlo, in maniera autoreferenziale.
Il postulato:
Se una sequenza data di numeri, termina con il segno di "infinito", tutti i numeri non indicati non possono esistere perché il segno di “infinito” è sostituito da “Dio”.
“Non est procedere in infinitum”, è vero, ma non scordiamoci che il cervello umano (nella stragrande maggioranza dei soggetti) non può, non deve concepire l’infinito, perché è una regola basilare dell’evoluzione delle specie: è un fatto di nuda e cruda sopravvivenza. Altro che dimostrare senza ragionare!

mercoledì 26 ottobre 2011

Sordo

Non sento la tua voce innamorata
che grida,
roca
non lasciarmi,
morirei.
Vivo d'aridità vivo da morto
non sento pulsare il mio cuore
vivo contro la mia volontà
non sento la tua voce,
io non sento la voce di chi vive

martedì 25 ottobre 2011

Se tu non fossi stato lì

Ho lasciato le mie cose
in ordine
i miei libri
la mia musica
ho serrato la porta
per l’ultima volta
e mi sono incamminato,
lentamente
verso la fine.
Se tu non fossi stato lì,
dietro il primo angolo che la strada disegna
prima dell’abisso,
se tu non mi avessi fermato
con la tua gentile determinatezza,
non sarei tornato indietro
se tu non mi avessi bisbigliato
“per favore, non morire presto”
non sarei di nuovo qui,
a rendere disordine
ciò che per me è vita.

sabato 22 ottobre 2011

Il dente e il topolino

Quando un bambino perde un dente, si dice, che se lo nasconde a occhi curiosi, al sopraggiungere della notte, quando tutti dormono, un topolino bianco verrà a prenderselo. Si dice anche che, lo andrà a portare in un luogo segreto che, pare, brilli della luce innocente di milioni di piccoli denti. Se state pensando che è semplicemente un topo che ruba, vi sbagliate, perché al posto del dente, lascerà, esattamente dove si trovava, delle monete. Ora, sappiamo, dove prende i denti, ma non le monete, questo la legenda non lo dice, ma si sa, con assoluta certezza, che non è il solo a possedere monete di cui nessuno ne conosce la provenienza, ma questa è un’altra storia.
Questa mattina, ero appoggiato alla soglia della finestra a fumare, nell’ossessiva sfida di incontrare io, per primo, la nera signora dell’ineluttabilità, quando:
“Pà?”, ripetuto, e con toni sempre più crescenti. La voce di mia figlia.
“Che succede?”
“Ho trovato queste, il topolino”, e mi mostra le monete.
E mentre il suo essere di bambina reclama ad alta voce futuro, la meraviglia nei suoi occhi mi fa pensare alla magia che crea certezze, e per un attimo, anche io, credo.
Un attimo, poi sono tornato alla mia sfida.

venerdì 21 ottobre 2011

E ora appari

Non ricordo di averti chiamata
e ora appari
vestita di nuvola
come il mio cuore implorava

giovedì 20 ottobre 2011

Abaddon

Un tocco leggero,
sfiorare la mia spalla
mi voltai, annuendo
ero pronto
alzai il bavero del cappotto
e mi incamminai
verso la strada polverosa
che mi portava via
non sarei più tornato,
per sempre sepolto.
Così mi ha detto l’angelo dell’abisso,
quando leggermente toccò la mia spalla.

domenica 16 ottobre 2011

Oltre la fine

Uno, La fine

Proruppe in un suono cupo
tutta l’energia nascosta dell’universo
le montagne tremarono
il mare divorò ogni cosa
il vento impazzito distrusse tutti gli incantesimi
il fuoco bruciò ciò che ricordavo.
Solo il tenero abbraccio
degli amanti
continuò ad esistere,
per l’eternità

Due, L’oltre

Ferma il rumore assordante
che parla alle mie angosce
non voglio sentire
se tengo strette le tue mani
per ritrovarti,
oltre la fine

Tre, Quello che ricordo

Non ricordo quando tutto finì
quando la foglia pallida
terminò la sua corsa
non ricordo quando tutte le acque della terra si acquietarono
non ricordo quando il piccolo fiore di ghiaccio
alzò la sua preghiera al sole
mi ricordo della tua piccola bocca
iniziare il viaggio,
e continuare
anche adesso, che non ricordo

mercoledì 12 ottobre 2011

La tua assenza

Urlo il tuo nome che non scorderò
e le tue labbra che non potrò sfiorare
mai più
il dolore dei miei passi incerti
riempie
il baratro che ho oltrepassato
sospeso sull'abisso
della tua assenza

martedì 11 ottobre 2011

SMS 9 e 11

Nono

Le profonde paure
non mi distolgono dalla libertà d’amare
perché si compia
l’eterno rito
del viaggio che non finisce mai.


Undicesimo

L’incertezza del cammino
non offusca la bellezza del viaggio
anche se scopro
che non ho con me
la mia vecchia valigia

venerdì 7 ottobre 2011

SMS 8 continua.....

Prenderò la luce + luce
che esiste
con leggerezza la porterò
vicino al tuo cuore,
perché tu possa vedere
con gli occhi dell’infinito
il cammino che hai dentro

giovedì 6 ottobre 2011

SMS 2 e 3

Secondo
La leggera brezza oramai è un lontano ricordo, la sua forza ha distrutto le cose certe, ora corre senza pensiero, per finire il suo viaggio dove tutto è iniziato, nel cuore di coloro che amano.

Terzo
Mia piccola “dolci note” il tuo pianoforte è in salvo, è in salvo anche tutto il bene che ti voglio!!!!

Continua...

mercoledì 5 ottobre 2011

SMS

Cercavo di eliminare alcuni messaggi dal mio telefono, ero lì a toccare la funzione "elimina tutti", quando ho pensato che se si confonde il mezzo con il fine, si utilizzerà il mezzo stesso come fine. Ho spostato il dito medio dalla tastiera virtuale e, sono andato a leggere i messaggi che intasavano la memoria del mio telefono, la mia memoria li aveva già cancellati. Li trascriverò così come li ho ritrovati, evitando di citare i destinatari, le motivazioni, le date e tutto il resto, se la magia si deve compiere, si compia.

Primo

La superba danza del tempo, stanotte, ha dato uno spettacolo supremo. I protagonisti, l'acqua
e il vento, hanno messo in scena la straordinaria mutabilità delle cose.
Oggi si respira aria di riconciliazione, con la vita.
Il tuo poeta.

Continua... (gli sms non erano poi così pochi)

martedì 4 ottobre 2011

Percorsi contrari

Non potrò mai salvarmi
l'abisso mi protegge
mi lusinga
mi abbaglia
sono vivo nella perdizione consapevole
della profondità incolmabile

lunedì 3 ottobre 2011

Esiste un luogo

Esiste un luogo dove hanno abolito le parole
non servono
un luogo dove il silenzio non è angoscia
ma amore
che affratella
tutti gli individui
che non hanno voce

Supersimmetrie, perché la fisica delle particelle mi piace

Se siete alla ricerca dell’impossibile, avete due strade da seguire, o guardare dentro di voi, o lontano nello spazio remoto, lo spazio immaginabile, dove tutto, pare, possa accadere. Come esattamente succede lì, molto più vicino a voi, nel centro delle realtà possibili, nel vostro cuore.
Se i fisici cercano le supersimmetrie, una sorta di legame cosmico assoluto, esse vivono da sempre nel più profondo recesso dei nostri desideri e, sono magicamente sospese, disordinatamente in ordine, per orchestrare le particelle elementari che compongono l’amore e legarle simmetricamente. Anche i fisici conoscono questa legge universale, almeno quelli che amano.