venerdì 20 maggio 2011

Ascoltando ieri Al Gore

Ascoltando, ieri, Al Gore che parlava di Current TV Italia , un canale d'informazione libero diffuso dalla piattaforma televisiva commerciale Sky, che, in quanto libero, liberamente verrà buttato giù dal satellite dal sig. Murdoch, e mentre realizzavo il tuffo della libera informazione da quota 35.786 chilometri, mi è venuta quella pruriginosa mania della ricerca. Sono andato a rileggere Norberto Bobbio, che parlando delle promesse non mantenute nel lungo, e non ancora concluso, processo di democratizzazione, o meglio, del percorso realizzato e quello che ancora non è stato compiuto, verso una democrazia di cui egli stesso nella "premessa non richiesta" dell'edizione del 1991*, dice di non conoscerne il futuro, e citando Hegel, "non s'intende di profezie", dicevo che nella sua analisi contenuta nell'opera "Il futuro della democrazia" * sostiene che alcune delle promesse, fondate sulla realizzazione dei principi inalienabili per l'affermazione di una vera democrazia, sono state disattese (l'analisi risale al 1984*, ma non mi pare sia cambiato molto). Proprio a proposito di una di queste promesse, il controllo pubblico del potere, "Chi controlla i controllori" dice:" Se non si riuscirà a trovare una risposta adeguata a questa domanda, la democrazia, come avvento del governo visibile, è perduta. Più che di una promessa non mantenuta si tratterrebbe in questo caso addirittura di una tendenza contraria alle premesse: la tendenza non già verso il massimo controllo del potere da parte dei cittadini ma al contrario verso il massimo controllo dei sudditi da parte del potere". Vi chiedo che parte gioca una libera informazione in questo scenario?

*Norberto Bobbio, "Il futuro della democrazia"- Editore Einaudi, 1991.

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