venerdì 30 dicembre 2011

L’ultimo Yuga

Sfioro la mia ombra
che vive per me la mia vita
lei respira l’aria infetta che mi nutre
io vivo il mio opposto
perché almeno mi resti
la speranza d’amare

giovedì 29 dicembre 2011

Ai miei fratelli

Facce come prima di essere nate
facce senza futuro
occhi di universo che non vedono
occhi dove guardi il tuo dio
bocche di baci negati
bocche affamate
seni di figli non voluti
seni di figli amati, morti
mani, mare sterminato di comunione
donne che mai ameranno uomini che non ameranno
distanze impossibili
di acqua di luce di vita
i miei antenati africani
li voglio liberi.
Grazie Stefania per le "“Emozioni Africa” " che mi hanno emozionato.

martedì 27 dicembre 2011

“…tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi”

Giorni di preghiera, sì le festività natalizie sono il momento giusto per rivolgere i propri pensieri all’”altrove”, io non mi sono voluto sottrarre e, ho aperto il vangelo:
“Lei è all’orizzonte. […] Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi.
Cammino per dieci passi e l’orizzonte si sposta di dieci passi più in là.
Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l’utopia?
Serve proprio a questo: a camminare.”
“Il Vangelo di un Utopista” di Don Andrea Gallo, Aliberti Editore. Gallo cita lo scrittore uruguaiano Eduardo Galeano. Anche il titolo è tratto da uno scritto di un altro utopista, Fabrizio De Andrè: “Smisurata Preghiera”, una meravigliosa “canzone” che, secondo Don Andrea, è la perfetta sintesi del Vangelo di Gesù.

Buone Feste, e buona Utopia a tutti!

P.S. Non vi sembra che quello che scrive Galeano, somigli molto all’utopico camminare per mai raggiungere il sentimento universale, materia e spirito, che è il DNA anche del dio di tutti?

martedì 20 dicembre 2011

Id quo maius cogitari nequit

Sentii, appena
l'ultimo richiamo
dell'ultimo angelo
che mi ero già incamminato
avevo sempre saputo
quando quel momento sarebbe giunto.
Appesantito dal fardello del tempo
prostrato e stanco
giunsi alla porta del padre,
Perdonami, dissi
non mi è bastato amare
per capire l'amore,
e lui splendente di verità,
gli uomini hanno rinnegato la conoscenza
per questo non vedranno mai la strada
e saranno per sempre incapaci d'amare.
Non esiste niente di più grande
dell'amore che si nutre di sapere.

martedì 13 dicembre 2011

Il respiro del silenzio

Viaggio nelle oscure profondità della mia anima
sospeso nel rumore assordante
delle voci di facce senza volto,
emozioni spente di fantasmi
che mai hanno vissuto.
Solo Hathor
che guarda piangendo
il mio faticoso errare
mi possiede di armonie mai scritte
di quiete profondità vuote, senza note
che mi risvegliano dal torpore di morte,
e il rumore cessato
ora ha le tue sembianze,
con il silenzio
respiro
nel mondo in cui rinascerò