giovedì 1 settembre 2011

Il mondo che ti abita

Piccole gocce di acqua profumata
un attimo
si soffermano sulla tua pelle calda
indugiano sul collo di lago
per riprendere l'eterno inseguimento
restie all'abbandono
combattute dalla bellezza che le annulla
e della ingorda terra che li reclama.

Indugiano tutte le onde di musica che distratte
accarezzano le dolci curve del tuo disagio
come sorelle nel momento giusto.

Cammina lentamente la calda brezza
che spiava vorace dalla finestra,
ora a respirare
per non finire mai
i profumi del mare delle tue profondità

Ali fragili di seta
rincorrono l'eterea bolla che fugge sulla tua schiena
perché sa che la morte la porterà a rivivere
per sempre,
vita e morte
perché le ali di seta possano sfiorare
tutti i punti della memoria che conservano
nella bolla che fugge

Vortici di passione
sollevano sabbia impalpabile
che confonde
la risata e il pianto
come in un canto senza note
prigioniero senza tempo

Pure il vecchio incantatore dal cappello arancione
che ha percorso la terra mille e mille volte
appoggia, per un attimo il suo bastone
attratto dall'antica natura
dove, finalmente vede la sua casa

Solamente i tuoi occhi vigilano quella confusione immobile
lentamente indicano la strada che percorrerà
l'energia del cosmo
che sovrintende al mondo magico del corpo delle donne.

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