martedì 6 marzo 2012

I tuoi occhi in me

Voglio dedicare questo canto a un amico, un amico fragile, che sta sperimentando quanto difficile possa essere tenere per mano il proprio figlio, mentre insieme, tentano di sfuggire alle tenebre.


Stringo forte il tuo tremore,
stringimi forte
nutriti di me
impossessati del mio corpo
e vivi per te
non piangere perché io piango,
sono le tue lacrime
e la tua bellezza
nei miei occhi
che accarezzano impotenti la tua fragilità,
stringimi forte non guardare
dove il demone folle siede
nutrendosi della tua perdizione
della mia disperazione
sfuggi le ombre, riposa
ti porterò lontano
là dove il vento ti risveglierà
per esserti padre,
quando io sarò stanco.

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