martedì 10 gennaio 2012

Pratityasamutpada

I piedi nudi sui ciottoli levigati
dall’acqua originaria
alla settima ansa del fiume
giro, verso destra.
Le montagne.
I picchi innevati nel cielo immaginario
dove cerco con la mente il settimo passaggio
la, dove la grande magnolia
quasi nasconde agli uomini
la vista dell’eterno
il temporale già si annuncia
con una unica solitaria goccia perfetta
conto mentalmente: sette, le gigantesche ametiste
che segnano il cammino
come guardiani viola che il penitente non si perda
nel tempo di quell’infinito grembo
e la pioggia che ora ti bagna
di lacrime mai piante,
nel ciclo interrotto ad ogni passaggio della luna di luglio,
ti ricorda che ti devi prostrare alla settima pietra
perché da lì proseguirai
senza sosta alla ricerca della vera sostanza della tua vita
e quando sarai percorso da un’onda di frenetica energia,
e il tuo cuore percepirà il nulla
conta gli ultimi sette passi, e
avrai trovato la settima casa
dove lei è sempre stata,
luce nella tua tenebra.

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