lunedì 30 gennaio 2012

La macchina della morte ha bisogno di bambini


Sto leggendo un libro sul tempo che viviamo, la forza delle argomentazioni aggiunta a tanti piccoli punti di luce che brillavano nella mia testa, in un attimo, hanno trasformato un lento pomeriggio di lettura in una accelerazione del tempo, a cui la mia mente non ha retto, e questo è il risultato:

Per quanto si possa suddividere fino all'infinitesimamente piccolo la struttura di un individuo, non si può andare oltre l'"Unità Principale", che deve essere la nostra energia vitale: la più piccola parte di un essere è la sua essenza, e su di essa viene edificato tutto.

La seconda riflessione riguarda una dimensione puramente fisica, almeno nella sua accezione comune: il concetto di “distanza”, ma, io, l'ho vista così:

Una relazione presuppone "contemporaneità", uno scambio di energie in simultanea, sia che avvenga tra due persone, sia tra gruppi diversi. Una relazione non può esistere se si traslano i tempi di scambio di azioni, parole e condivisione di bellezza. Nel caso questo non avvenga, si prefigurerebbe una sorta di "dissociazione comunicativa", la distorsione del messaggio che è maggiore all'aumentare, qui il concetto di "distanza", della distanza. "Distanza", non è solamente un concetto fisico di "spazialità", di posizione nello spazio di uno o più elementi fisici, ma a mio avviso va ben oltre, perché? Per spiegarmi meglio, torniamo allo "spazio", quello lontano. In una magnifica notte di cielo stellato, si possono vedere decine, centinaia di oggetti brillanti, alcuni sembrano quasi toccarsi, ma è solamente un’ illusione, una magia del lontano, se ora si pensa che Sirio la stella che percepiamo come la più luminosa (in gergo scientifico "magnitudine apparente") poiché è la più vicina alla terra, dista da noi 81.365 miliardi di chilometri (concedetemi l'approssimazione), quando, con la nostra immaginazione, quasi tocchiamo questo astro meraviglioso, potremmo sfiorare, di fatto, un fantasma, perché non lo vediamo "in diretta" ma con una differenza di 8 anni, quell'immagine che vediamo ora, è vecchia di 8 anni, Sirio potrebbe (ma non è) non esserci più, e lo sapremmo solamente fra 8 anni.

Se, quindi, in una qualunque relazione umana, aumenta la distanza fra i soggetti (o gruppi di individui), essa non è più una relazione "al presente", bensì "al passato”. Ecco perché nascono le incomprensioni, anche a distanze di gran lunga inferiori, o addirittura a distanza zero, se coloro che si relazionano, pur vicinissimi, quasi a baciarsi, tengono a distanza la loro mente, la relazione è solamente apparente, e la tocchi, come Sirio in una magica notte stellata.



La terza riflessione scaturiva da un'incursione di una immagine televisiva che così ho tradotto:

"La macchina della morte ha bisogno di bambini"


Coltiviamo in una distesa infinita di terra rossa africana

un campo di bambini

alleviamoli

con poco cibo

con poche cure

con poca acqua

visitiamolo due volte l'anno,

organizziamo eventi, mostriamoli per decantare

le lodi dei nostri "agricoltori" e, prepariamoci

per quando verrà il tempo di raccogliere

il frutto del nostro lavoro,e

la macchina della morte mieterà tutto il campo

per nutrirsi dell'essenza stessa che ci ha generato.



Se esiste un filo che lega tutte queste cose, io non lo so, dovrei dividere fino all'"Unità principale" per capire veramente, ma non è un'operazione facile.

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