domenica 7 novembre 2010

Poesia esponenziale

"Nel suo Centomila miliardi di poemi (1961) lo scrittore francese Raymond Queneau introduce dieci sonetti di quattordici versi ciascuno, in modo che il lettore possa a suo piacimento sostituire ogni verso con uno dei nove che gli corrispondono.
Il lettore può anche comporre da solo 10alla14^, ovvero centomila miliardi di poemi diversi che rappresentano le immutabili leggi del sonetto."

(L’Impero dei numeri , Denis Guedj- cap.:Le numerazioni parlate, pag. 31 Universale Electa/Gallimard)

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