giovedì 3 giugno 2010

Tra i miei amici su FB, Antonella Camerlingo è la sacerdotessa che officia l'eternità di Emily Dickinson, debbo ringraziare Pasquale che ci ha messo in contatto.

Portatemi il tramonto in una coppa -
Calcolate le caraffe del mattino
E ditemi quant'è la Rugiada -
Ditemi fin dove si spinge il mattino -
Ditemi a che ora va a dormire il tessitore
Che filò le vastità d'azzurro!
Scrivetemi quante note ci sono
Nell'estasi del nuovo Pettirosso
Fra gli attoniti rami -
Quanti viaggi fa la Tartaruga -
Quante coppe consuma l'Ape,
La Dissoluta di Rugiade!

Ancora, chi posò i piloni dell'Arcobaleno,
Ancora, chi guida le docili sfere
Con vimini di flessibile azzurro?
Di chi le dita che tendono le stalattiti -
Chi conta le perline della notte
Per vedere che nessuna manchi?

Chi costruì questa piccola Candida Casa
E chiuse così bene le finestre
Da impedire al mio spirito di vedere?
Chi mi farà uscire in qualche giorno di gala
Con strumenti per volare via,
Superando ogni Pomposità?

Emily Dickinson
.

2 commenti:

  1. Antonella Camerlingo29 ottobre 2010 alle ore 02:27

    Per un caso fortuito ho trovato il mio nome qui e con piacere ho visitato il tuo splendido blog.....ho letto che siamo amici su fb e sono tanto felice che apprezzi i miei sforzi nel diffondere la poesia di Emily...mi scuserai, ma non ho capito bene chi sei..ne tu ne il Pasquale che citi...perdonami ma non è citato neanche il tuo nome....sarei tanto felice di scoprirlo :-)grazie comunque, un bacio

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  2. Grazie e ancora grazie, per avere letto il mio blog, e grazie, per l'aggettivo, magari è un po troppo. Noi ci conosciamo su FB, dove transito, per quello che sono, con faccia e nome veri: Alessandro Cumbo, e lì, che ci conosciamo, per merito di Pasquale, appunto.
    Spero ti piacciano le mie poesie, ma è solamente un percorso di vita interiore a cui rendo sostanza fisica tramite le mie parole.

    La felicità per il nostro contatto non mi fa tentennare,è ora di riprendere la strada, non prima, però, di scriverti:

    Ho scordato antiche angosce
    non di luce risplende la mia anima
    ma di nuove fragilità.

    Grazie Antonella, restiamo in contatto.

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