mercoledì 2 giugno 2010

L’inquietudine dell’uno

Parlando di Alda Merini con un'amica mi sono ispirato:

Non conservo il progetto del mio dolore
tutta la sua struttura
tutta la sua complessità
i minuziosi particolari
la documentazione
i disegni, i diagrammi, le immagini impresse per sempre
i numeri, le cifre, i moltiplicatori
le essenze,
il sangue
l’ acqua il fuoco,
non esiste più niente.
Rimane un’unica traccia dentro di me
il lento
inesorabile
richiamo della morte.


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