martedì 8 febbraio 2011

13 febbraio

Era il 1792, a Parigi, quando Mary Wollstonecraft scriveva "A vindication of the rights of woman, strictures on political and moral subjects" di cui, quasi tutti noi, conosciamo le famosissime pagine: "Sui diritti delle donne". Non solo, mi pare, che alcuni contenuti non sono stati seppelliti dal tempo, ma, come spesso accade, pare che sia trascorsa invano tutta la storia che non abbiamo vissuto:

"Negli stati barbari vi è una forte inclinazione per gli ornamenti esteriori, ma sono gli uomini ad adornarsi e non le donne; laddove, infatti, si è permesso alle donne di essere sullo stesso livello degli uomini, la società si è evoluta almeno di un passo verso la civilizzazione." (Sui diritti delle donne- Mary Wollstonecraft- Edizione BUR- 2008)

E in questi tempi connotati delle manifestazioni apparenti, della scarsa consapevolezza morale, dall'involuzione della civiltà, le parole della Wollstonecraft sembrano suonare come un richiamo a non perdere di vista il destino comune che lega l'umanità.

Nessun commento:

Posta un commento