martedì 30 agosto 2011

Spazi ristretti

Quando ho cominciato a scrivere su questo blog, ho semplicemente pensato a me stesso, lontano da pulsioni narcisiste, volevo dare un luogo altro ai miei pensieri, per liberarli dagli angusti confini della mia mente. Ieri, come un ritorno al luogo d'origine, una mia attenta lettrice, mi ha decantato la bellezza e la capacità d'amare indipendentemente dal luogo, e che, secondo lei, la passione non ha bisogno di comodità, anzi!
A lei, e a tutti coloro che amano, voglio dedicare "Spazi ristretti" perché il gesto d'amore esiste e si perpetua fuori da ogni tempo e fuori da ogni luogo, brevi o infiniti che siano.

Mi manca l'aria
i gomiti torturati
le braccia piegate,
bacio la tua bocca nel buio della luna
vedo i tuoi occhi,
sento il rumore del mare, e il sale che ristagna
Mi manca l'aria
bacio i tuoi occhi,
e, i miei piedi
hanno uno angolo strano, doloroso
le tue lunghe gambe,
svanite in vaghe geometrie non ancora scritte.
Aspiro profonde volute dei tuoi preziosi profumi,
vicinissima
nella mia incapacità d'amare
mi tieni per mano
perché nell'effimera delimitazione
possa sentire il tuo cuore, il mio cuore
battere sincroni
d'amore e di passione.

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