mercoledì 8 giugno 2011

Me lo sono chiesto

"Me lo sono chiesto" è una trilogia che voglio dedicare a un'amica, perché per quanto possa essere la nostra vita piena di occhi, di bocche, di mani e di tanti corpi cari o sconosciuti, è sempre orfana di cuori.
La numero "Tre" è una poesia di Alda Merini che cito spesso, perché è oramai parte di me per il suo modo di essere poetessa e per il suo modo di essere disperata.

Uno
Voglio percorrere
con la mano ferma
la lunga strada delle ferite d'amore
voglio fermarmi nelle anse
dove il sangue è più denso
respirare profondamente
l'odore insopportabile
che solo io sento, e
guardare, lontano il mare,
dove tutto finisce.
Distolgo lo sguardo
e riprendo solitaria
la strada affollata
di uomini soli
che di felicità effimera
nutrono il loro essere
di vita mai vissuta.

Due
Non inseguire parole vane,
non è come cacciare le nuvole,
non c'è niente di poetico.
Raduna le tue forze
e dimmi:
Mi ami?
Non solo parole, non solo nuvole,
non riempirò mai il vuoto della tua menzogna
con la fuga,
voglio rimanere,
e capire l'assenza,
la sezionerò in minute particelle
la ricomporrò
perché non mi sfugga
il risibile e
l'assoluto
e la magia che mi porterà a rivivere.

Tre è di Alda Merini
Non avessi sperato in te
e nel fatto che non sei un poeta
di solo amore tu che continui a dirmi
che verrai domani
e non capisci che per me
il domani è già passato.

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