lunedì 5 luglio 2010

Magicamente, la vita (Una fiaba per mia figlia) III e ultima parte

Quando pensava a quei magici momenti di tanti anni fa, ricordava con nostalgia tutte le strade che avrebbe potuto percorrere,
tutte le cose che il suo cuore a bassa voce le sussurrava,
ma china su suoi appunti, per un attimo distolse la sua attenzione dalla oramai definita formula chimica della felicità,
tutta la sua vita,
tutto ciò che poteva essere,
era lì,
in quella formula che, tutti attendevano,
anche coloro che erano felici,
non perché non credessero a quello che vivevano, ma per una conferma
che la loro fosse autentica felicità.

Distolse lo sguardo dal suo portatile viola, e guardò verso il mare,
i suoi due bambini giocavano a rincorrersi con la massima gioia di Ozio il loro Terranova che, a dispetto delle statistiche, compiva in quei giorni quindici anni.

Anche il suo amore era con loro, a comporre eteree armonie che, non sempre, gli altri comprendevano appieno, ma che, gratificavano la sua personale inclinazione alla poesia, che non coltivava più da quando, bambina, componeva versi immortalati dall’ingenuità che li ispirava.

Puoi spendere la tua vita perché gli altri siano felici, cosa c’è di più magico di tutto questo.


.

Nessun commento:

Posta un commento