mercoledì 29 dicembre 2010

Quando il principio non è Principio

Quando si dice il principio di Serendippo...leggendo, a confronto Vito Mancuso e Richard Dawkins, il futuro dei dogmi cattolici (e della religione?) e il futuro delle teorie darwiniane, mi imbatto come aveva ipotizzato Cristoforo Armeno nella sua fiaba, anziché in un ago nel pagliaio, in David Hume con un salto di più di due secoli e mezzo, e, per la magia delle letture contestuali, rimango sconcertato che un individuo a lui legato (a Hume), anche dalle polemiche, J.J. Rousseau nel suo "Discorso sull'ineguaglianza" parlasse, come anticipatore di un'apocalisse della società civile, di quei "dogmi" che, difficilmente oggi, scindiamo dal nostro modo di concepire una società moderna: bisogni superflui e competizione, falsità e oppressione.
E mentre Papa Clemente XIII sopprimeva La Compagnia di Gesù, veniva alla luce il "Contratto sociale": uno stato civile giusto e una chiesa che condannava l'illuminismo. Mi chiedo se oggi abbiamo risolto queste contraddizioni.
.

Nessun commento:

Posta un commento